Crociata» è la denominazione di solito riservata alle spedizioni che il mondo cattolico, o meglio parte di esso, condusse contro i musulmani per serbare Gerusalemme e la Terra Santa fuori del dominio maomettano. C'è però chi estende la definizione ad altre imprese, fra le quali la riconquista della penisola spagnola, durata secoli, fino a estromettere il mondo arabo. Lo storico Giorgio Enrico Cavallo dilata la concezione: personaggi di primo piano nella scoperta europea delle Americhe, quali Cristoforo Colombo, Hernan Cortés e Francisco Pizarro, interpretavano la crociata come uomini dell'epoca rinascimentale. La sua ricostruzione viene esposta in 1492, la crociata che cambiò il mondo, volume che esce presso D'Ettoris Editori.
Prima delle aggressioni alle opere d'arte; prima della vernice lavabile che non si lava; prima delle figurine esibite nei consessi internazionali per gridare «Come osate? » ai grandi del mondo: prima di tutto questo, qualcuno aveva messo in dubbio l'inevitabilità del legame tra il progressismo e l'ambientalismo.
L’opera traccia il profilo storico dei primi anni di vita di Alleanza Cattolica (AC), l’associazione di laici cattolici che si è impegnata, fin dagli albori, a operare per la regalità sociale di Gesù Cristo, propiziando non solo la conversione dei suoi aderenti, ma anche quella della società circo-stante in vista di una nuova cristianità, in Italia e in Occidente.
II periodo successivo al Concilio Vaticano II (1962-1965) viene visto abitualmente come un momento topico della cristianità. Simile alla svolta costantiniana e all'inizio del Medioevo, ma al contrario: una fase in cui si affermerebbe nella Chiesa, e perfino nel magistero pontificio, una visione del mondo caratterizzata dal compromesso, dall'irenismo e dal predominio del progressismo.
Per rubare ha rubato a man bassa, per molti anni e un po'in tutta Europa. Ma dietro la fissazione di Buonaparte per i capolavori altrui (spesso mai restituiti) c'era un progetto lucido e visionario ad un tempo: fare della capitale del suo Impero il «Tempio del Bello». A qualunque costo. Come racconta un libro uscito da poco e che già dal titolo dice tutto: «Napoleone ladro d'arte»
La bellezza è dentro di noi, nelle cose che ci circondano, che abitiamo, che usiamo, che maneggiamo perfino con noncuranza senza dar loro quasi mai peso. Viene un momento comunque, che in un particolare stato di grazia, inondati dal silenzio o accarezzati da un vento mite,
L’autore, psicologo e psicoterapeuta, dirigente ASL, è docente a contratto presso la Seconda Università di Napoli «Federico II» e presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia «Centro Logos» di Caserta. Da qualche anno è impegnato in un programma presso Radio Maria e autore di alcuni libri che esprimono il tentativo di far dialogare psicologia ed esperienza religiosa. https://rivistedigitali.erickson.it/orientamenti-pedagogici/archivio/vol-69-n-3/
Il tempo perduto e l’eternità ritrovata è il titolo del volume pubblicato nel 2019 da D’Ettoris Editori (pp. 516, € 25,90) a cura di Antonella Fasoli e con la prefazione di Benedetta Scotti che ripropone tre opere di Gustave Thibon (2 settembre 1903 – 19 gennaio 2001): La scala di Giacobbe (la rivisitazione del 1975), L’ignoranza stellata (1974) e Il velo e la maschera (1985).
Finito il triennio coercitivo e dispotico dei governi Conte e Draghi, sembra iniziare una nuova stagione politica. E’ non solo lecito, ma anche urgente, chiedersi quale ruolo possano avere i cattolici in tale nuova stagione.
Im Hinterland der politischen Rechten, die heute in Italien an der Regierung ist, gibt eseinen katholischen Kulturstrang, dessen Konsistenz und Wurzeln noch nicht untersuchtwurden. Einen wichtigen Beitrag zum Verständnis dieser Denkrichtung bietet das Buchvon Oscar Sanguinetti und Pierluigi Zoccatelli mit dem Titel „Wir werden wieder Kathedra-len bauen"
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