Lo storico Giorgio E. Cavallo ha scritto un bel libretto, tanto agile quanto documentato, per ricordare quel che in verità, in Italia, tutti sappiamo da sempre. E cioè che la vicina Francia, nel periodo torbido che fece seguito alla rivoluzione francese (1789), prelevò un’indefinita ma cospicua quantità di oggetti artistici dalla nostra patria.