L'abitudine attribuisce allo Stato del terzo millennio una natura in fondo immutata da tempi immemorabili. Tuttavia da qualche anno la riflessione si appunta sull'attributo da assegnargli, come «Stato moderno», con precipuo riferimento all'Occidente e in particolare all'Europa, distinguendolo così già dal Medioevo. Francesco Pappalardo, responsabile della biblioteca del Senato e convinto cattolico, ne traccia il divenire attraverso i secoli che vanno dal Basso Medioevo all'età successiva a Napoleone, considerando essenziale la Rivoluzione francese per strutturare società e Stato in maniera opposti ai precedenti.