Lui è don Gaudioso Mercuri, e il libro è il frutto della convinzione delle catechiste da lui seguite, che hanno messo su carta le meditazioni fatte dal giovane prete ogni settimana, e hanno pensato di poter metterle insieme e dare vita ad un'opera. E così è stato.
"Nel mio libro parlo anche della vocazione al sacerdozio e della famiglia -ha detto il viceparroco - Nasce nel modo più umile possibile e ho deciso di inserire le mie esperienze di vita. Dall'incontro con il Papa al pensiero del Vescovo Bux sul seminarista, che pubblicai quando dirigevo il Giornale del Seminario. Parlo inoltre della famiglia, del ruolo dei genitori e dei figli. Ma lo faccio senza pretese. Il mio è solo un modo per far conoscere la storia di Gesù a chi ha voglia di avvicinarsi al suo meraviglioso mondo, e devo tutto ai miei parrocchiani".
E la semplicità di don Gaudioso è percepibile già dal titolo. "Gesù avrebbe potuto fare tutto da solo, essere il dominatore del mondo. ha detto Eppure ha scelto dei collaboratori, perché chi ama non occupa tutti gli spazi".
"La chiesa nasce dal coraggio di Dio di fidarsi degli uomini. ha poi scritto nella sua presentazione Sono certo che non riusciremo a stancare l'amore di Dio".
L'invito alla lettura del libro è stata scritta dal docente universitario Mons. Giuseppe Silvestre. L'introduzione è di Vittoria Velardo, mentre la postfazione è a cura del critico e giornalista Franco Bruno Vitolo.
Uno stile diretto, semplice, libero, quello di don Gaudioso, perché come ha detto Papa Francesco, «La religione ha il diritto di esprimere la propria opinione a servizio della gente, ma Dio nella creazione ci ha resi liberi».