Raymond Léopold Bruckberger, domenicano, universalmente conosciuto come “le Père Bruck”, è stato fra i protagonisti della cultura francese del secondo dopoguerra, grazie alla sua amicizia con i più noti intellettuali del Paese e al successo delle sue poliedriche attività culturali, letterarie, teologiche, filosofiche, critiche e perfino filmografiche. Distintosi poco più che trentenne per aver difeso il generale Charles de Gaulle contro il regime di Vichy, venne imprigionato per cinque mesi, ma riuscì a fuggire e divenne cappellano militare delle forze interne dell’esercito francese. Trasferito dal suo Ordine negli Stati Uniti d’America, vi trascorse otto anni, dal 1950 al 1958, appassionandosi alla cultura, alle istituzioni e alla società statunitensi: una civiltà nata da quella europea, di cui aveva conservato la forza vitale, esauritasi invece nel vecchio continente. Cercando una via d’uscita dalla crisi che in quegli anni attanagliava l’Europa e volendo contribuire a una sua rinascita sociale, politica e culturale, al rientro in patria pubblicò La République américaine, riscuotendo un grande successo presso il pubblico statunitense.