Il cosiddetto brigantaggio fu un sistema semiorganizzato di resistenza al nuovo Stato unitario e in molti casi una manifestazione di fedeltà alla dinastia borbonica, presentando dunque un carattere di assoluta novità rispetto a episodi di criminalità comune che avevano interessato il Mezzogiorno d'Italia in altre epoche. È invece conosciuto ai più come un mero fenomeno di delinquenza organizzata, che nel periodo postunitario caratterizzò con la sua crudeltà la vita delle popolazioni meridionali.
Poco o nulla si dice invece sul comportamento infido e sleale dei politici e dei militari del Regno di Sardegna prima, del Regno d'Italia poi, l'atteggiamento brutale e quasi «coloniale» degli invasori, l'azzeramento dell'apparato legislativo e amministrativo borbonico, le epurazioni nella società napoletana e soprattutto la recisione delle radici storiche e culturali del regno. Nel libro Francesco Pappalardo descrive in maniera dettagliata, utilizzando la documentazione fornita da entrambe le parti in conflitto e le più recenti acquisizioni storiografi che, senza idealizzazioni o demonizzazioni, il panorama storico in cui nasce e si evolve il brigantaggio, evidenziando i risvolti sociali e religiosi della conquista sabauda del Mezzogiorno.
Autori | Francesco Pappalardo |
Titolo | Il brigantaggio postunitario |
Sottotitolo |
Il Mezzogiorno fra resistenza e reazione |
Collana |
Biblioteca di storia del Mezzogiorno |
Anno | 2014 |
Edizione |
III |
Pagine | 128 |
Formato | 15X21 brossura cucito |
ISBN | 978-88-89341-86-5 |