Rubate, distrutte, svendute, disperse: durante la Rivoluzione francese, questo è stato il destino di migliaia di opere d’arte, in modo particolare in Italia. Tesori di inestimabile valore hanno lascia- to la penisola diretti in Francia, per arricchire gli avidi funzionari napoleonici ma soprattutto per comporre il Musée Napoléon, l’antenato del moderno Louvre. Il curatore del museo, Vivant Denon, selezionò accuratamente le opere d’arte da prelevare, al fine di realizzare a Parigi un babilonico museo universale, un’enciclopedia dell’arte che sorprese i contemporanei e che fu il modello dei musei moderni. Ma cosa fu portato in Francia? Cosa tornò in patria? E cosa fu distrutto dal livore dei rivoluzionari? Napoleone, ladro d’arte permette di rispondere, almeno parzialmente, a queste domande: il lettore apprenderà il destino di tante chiese, conventi, abbazie profanati e saccheggiati dai giacobini e potrà farsi un’idea della smisurata quantità di opere d’arte sottratte all’Italia e mai più ritornate.
Recensioni
Scheda libro Napoleone ladro d'arte
Autore: |
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Editore: |
D’Ettoris Editori |
Titolo: |
Napoleone ladro d'arte |
Collana: |
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F.to |
14,8 x 21 brossura cucito |
ISBN: |
978-88-9328-085-3 |
Anno |
Gennaio 2023 |